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  • Alla costante ricerca del "vero amore" che non vuol dire necessariamente una persona fisica, ma l'amore vero, naturale che gli altri chiamano più banalmente passione.
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Life isn't about waiting for the storm to pass,it's about learning to dance in the rain.

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30 ottobre 2013 3 30 /10 /ottobre /2013 19:57

Sono mesi e dico mesi che voglio scrivere un bel post come una donna incinta dovrebbe fare, esprimendo tutto quello che si prova in questo periodo stravolgente della propria vita. Prima davo colpa al lavoro che non mi dava il tempo e ora che sono a casa da dieci giorni a chi do la colpa? E' vero che ho sempre corso, mesteriato e fatto quant'altro potesse avvantaggiarmi per i mesi avvenire ma la verità è che sono anche pigra e se nella mia testa ho scritto tante volte quello che avrei voluto dire non l'ho mai fatto nero su bianco.

Dove eravamo rimasti, ah si l'ecografia morfologica, femmina. Non ero molto soddisfatta della cosa che all'ecografia successiva un mese e mezzo fa dopo essermi sincerata che tutto fosse normale ho chiesto se era sempre sempre femmina, questa seconda conferma mi ha dato la convinzione di quello che comunque sentivo fin dall'inizio. Perchè io me lo sentivo che era una bimba. In questi mesi sono successe tante cose, lei ha iniziato a farsi sentire sempre più vigorosamente, la pancia ha iniziato a crescerre per bene e ora mancano 21 giorni al d-day presunto. Dico presunto perchè non voglio chiamarmela ma sono convinta che non se ne starà li buona fino al 20 novembre. Sensazione. Se poi evitassi di fare dei voli d'angelo come quello di stamattina la cosa potrebbe aiutare. Si perchè ho ben pensato di cadere (di nuovo) non ho capito bene come ma credo di essere inciampata in un sasso nascosto nella ghiaia. Così mi sono trovata a cadere su un ginocchio (che ora è tutto rosicchiato e attendiamo l'ematoma) per poi completare l'appoggio con la mano. Sono riuscita ad evitare di toccare terra con la pancia. Ovviamente stava anche piovendo così con enorme fatica (tra il male e la pancia non lo auguro a nessuno) mi sono rialzata e sono salita in macchina alla velocità della luce. Volevo solo venire a casa e mettermi tranquilla ad ascoltare che la mia cucciola si muovesse e che stesse bene. Mentre mi rialzavo il titolare del negozio dove mi trovavo mi chiede: "signora è caduta?" senza degnarsi di darmi una mano ad alzarmi. Ma no, si figuri non sono caduta, stavo solo ammirando la ghiaia da vicino sotto la pioggia! Domande stupide, persone stupide.

Ma nemmeno ora sto raccontando quello che vorrei quindi lo faccio così con una lista della spesa, in ordine sparso, come se volessi annotare delle emozioni per poi ripescarle fra qualche tempo:

il primo singhizzo con la pancia che sobbalza a ritmo.

M. che mi bacia il pancia, ancora adesso quel gesto delicato e tenero mi commuove

le persone che ti chiedono in continuanzione come stai, quanto ti manca, di che sesso è, come la chiamerai e nel mentre ti sfiorano la pancia con dolcezza

lei che si muove (infallibilmente) se giochi a candy crush saga

fare shopping per lei, imponendoti uno di non comprare tutto rosa ma per finire a farlo lo stesso e due cercando di limitarti ma a certi prezzi le cose ti si attaccano proprio addosso

mia mamma che mi chiede come sta lei senza preoccuparsi di me

il nonno che fa i conteggi con le lune senza arrivare nemmeno lui a un dunque con la possibile data del parto

la pancia che tira quando sono stanca

la preoccupazione quando si muove poco

il pancione che cresce comprensivo di smagliature nonostante l'uso dell'olio, ma non importa

le prime contarzioni che mettono l'ansia come dovessi partorire due minuti dopo

l'idea di aver perso il tappo ma forse era solo muco

il libro che dovrei leggere ma che non riesco a finire perchè impegnata in altre cento cose e che temo rimpiangerò di non aver letto quando sarà nata.

il corso preparto con una leggera fissazione sull'allattamento al seno

la voglia di sapere tutto quello che c''è da sapere sul dopo, che madre snaturata non sa come sfamare, coccolare, camibiare e fare il bagnetto a proprio cucciolo?

la paura del parto

la paura negli occhi di M. quando succede qualcosa fuori dagli schemi.

non sentirsi pronte ma sapere che non lo sarò mai

aver voglia di vedere la creatura che mi tiene compagnia

aver paura di essere inadatta per i bisogni della creatura che mi sta per raggiungere

l'essere diventata monotematica e con pensieri solo per lei

parlare con la pancia come si ti ascoltasse e ti capisse

M. che si coccola la mia pancia (anche davanti la sua famiglia)

fare le prove di come si monta e smonta il passeggino, la carrozzina e l'ovetto in auto

preparare il fasciatoio

preparare la culla

comprare pannolini di tutte le marche che si incontrano per fare un indagine di mercato, peccato che poi sicuramente non ricorderò dove li ho acquistati

comprare il necessario per il bagnetto e il cambio quando non so nemmeno io cosa serve e come funziona

pensare al pediatra

pensare ai vaccini (oddio ho già l'incubo)

discutere sul nome quando alla fine sappiamo che sarà quello che abbiamo scelto da mesi

la nostalgia di un buon bicchiere di vino e l'idea che se allatterò sarà ancora lontano il giorno in cui potrò berlo.

la voglia di carne cruda e sushi

la voglia di cioccolata che devo dire mi ha spiazzato un po' perchè non sono mai stata una patita del cioccolato

l'dea che fra una manciata di giorni sarò madre di un esserino che dipenderà esclusivamente da me.

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