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  • : Everything happens for a reason
  • : Ci sono molte cose su cui riflettere e nessuna di cui preoccuparsi.
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  • Alla costante ricerca del "vero amore" che non vuol dire necessariamente una persona fisica, ma l'amore vero, naturale che gli altri chiamano più banalmente passione.
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Life isn't about waiting for the storm to pass,it's about learning to dance in the rain.

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19 settembre 2012 3 19 /09 /settembre /2012 19:13

Dopo aver assaggiato le prime zollette digestive sono rimasta talmente estasiata che ecco qui... altri nuovi amici stanno arrivando!

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                                                                                            Frutti di bosco e pesca

 

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                                                                                             Fragola e arancia

 

No dico avete visto il colore della fragola? E' il mio tesssssorooooo!

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19 settembre 2012 3 19 /09 /settembre /2012 18:47

Ebbene si lunedì mi sono presa un giorno di ferie e sono andata al mare. Ultima escursione per quest'anno che in tutta l'estate ne ha contante solo tre... capirai. Mannaggia al tempo tiranno. Mi rifarò.

Insomma vado al mare, la temperatura è diversa rispetto a un mese fa, ha rinfrescato per bene anche lì. Iniziamo che il bar dove generalmente faccio colazione appena approdo li è chiuso per riposo. Nooooo non è mai chiuso, ma è quasi fine stagione e riposano. Hanno ragione, ma e io? Vabbè, mi dirigo all'altro bar vicino alla spiaggia, considerando anche che devo assolutamente fare una capatina in bagno. Questo secondo locale non è che mi piaccia tanto perché il personale lascia un tantino a desiderare sia per velocità che per simpatia. Ma è lì si interpone tra me e il mare quindi mi siedo e aspetto... aspetto... aspetto. Beh vado al banco. Notare che mentre ero fuori la titolare era li che gironzolava. Hai un locale non puoi ignorare i clienti. Vado al banco e lei si imbosca in cucina. Aspetto... aspetto.... noto che il contenitore delle brioches è vuoto. Brutto segno. Aspetto... vado in bagno. Esco. Aspetto. Niente non sono degna della sua attenzione a quel punto lei non è degna dei miei soldi esco dal locale e punto la spiaggia. Saluti alla colazione, soppravviverò lo stesso. Mi dirigo verso la spiaggia libera. Perché io amo la spiaggia libera. Mi piace sdraiairmi sulla sabbia. Niente sdraio, niente ombrellone. Io, la spiaggia, il mare,  il sole e un buon libro. Per me è così che deve essere una giornata al mare. E' tranquillissimo come non l'ho mai visto. Solo qualche pensionato in giro e poco più. Un sogno. Ecco che appare la prima cinese che mi dice "masssssaaaaagggi?" e io inizio con la saga del no grazie. La brezza è fresca anche troppo nella mattinata, migliora verso mezzogiorno. Nel mentre iniziano a girovagare i vari "vucumprà". Sono abituata e la giornata inizia con tanti no grazie. Finisce con scosse di testa mentre sono concentrata a leggere e loro mi interrompono. Non ho una gran giornata a livello di umore perché purtroppo mi trascino dietro delle cose che non mi lasciano stare serena, ma tant'è. Ed ecco che arriva lui... in "moro" di turno. Si inchina davanti a me e invece di tentare di vendermi qualcosa tenta di abbordarmi. Ora parliamoci chiaro, io non sono gnocca, è un dato di fatto. Ho un sacco di altre qualità ma non quella di essere gnocca. Lo accetto, lo riconosco come limite, ma perché devo ritrovarmi a litigare con un boh, non so nemmeno da dove veniva, perché lui mi dice che: "sono tanto bela". Gli ho chiesto cortesemente di lasciarmi perdere. Ha iniziato ad insistere, chiedendomi come mi chiamavo, da dove venivo. Non gli davo delle risposte gli chiedevo semplicemente di essere lasciata in pace. Insiste. Gli spiego che ho una pessima giornata e che lui mi sta disturbando. Insiste. Pazienza ne ho tanta ma ci sono giorni che si esaurisce con una certa facilità. Quello era uno di quei giorni. Lo invito ad andarsene. Sapete cosa mi ha detto? "Torno dopo?". Penso di aver avuto la giugulare grossa un dito quando gli ho urlato "Ma anche NO!". Vai sparisci! Mi chiedo come mai ogni volta che vada al mare ci sia uno di loro che si appende a me tipo cozza allo scoglio. Questo accade sia che io sia sola o in compagnia è assurdo. Spiegatemi cos'ho una scritta in faccia "permesso di soggiorno"? Perché mi sembra evidente che con il matrimonio ho già dato. Basta. Vengo al mare, mi siedo, non distrurbo, non sporco, lasciatemi stare. Ora non è che ne faccio una questione di razzismo, ma di principio. Perchè la parte fastidiosa di queste persone è che sono insistenti. Fossero insistenti a venderti qualcosa diresti pazienza è il loro lavoro. Ma se una donna dice no è no punto. Quello che succede dopo il no è tutto in eccesso per quel che mi riguarda e nonostante non mi piaccia essere scortese in questi frangenti sono costretta ad esserlo.

Vi lascio con questa unica foto scattata per il blog che comprende la sfumatura del mio dito... che a modo suo la rende un po' artistica.

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19 settembre 2012 3 19 /09 /settembre /2012 18:45

Ecco l'unico, vero, inimitabile fiore che può sopravvivere a casa mia.... tattataratarattattata:

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Non va annaffiato regolarmente.

Non ha bisogno di poca luce, tanta luce, niente correnti d'aria.

Niente fertilizzanti.

Niente lunghe chiacchierate di compagnia.

Quasi come trovare l'uomo perfetto!

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10 settembre 2012 1 10 /09 /settembre /2012 21:20

Lavori, ti dai da fare, ti spremi, ti smazzi, ti impegni e poi arrivano le giornate come oggi dove ti piovono sopra delle notizie che sono demotivanti e ti chiedi perché mi affanno tanto? Oggi è toccato a lui ma domani toccherà di sicuro a me. Parlo di quei momenti in cui ti dicono da mercoledì non farai più il tuo lavoro ma farai un altra cosa. Quando sanno benissimo che l'altra cosa l'hai già fatta e non ti piace. Quando quello che fai ti piace, lo fai bene, anzi sei una spanna avanti rispetto ai tuoi colleghi. Chiedo ma che senso ha? Risposte sparse: "si lo so che non gli piace, ma è provvisorio". Regola numero uno non c'è niente di più definitivo del provvisorio. "non sapevo chi altro mettere". Forse un paio di idee io le avrei avute ma la mia parola vale come il due di picche. Questa è la considerazione di cui gode chi si impegna. Vali zero, sei un numero, zitto e mosca. Poi ti giri e vedi il gruppo fancazzismo che lavora dall'altro lato tuo. Giornate passate arrivando in ritardo al lavoro, truccandosi in ufficio, mandando sms dal cellulare, ascoltando l'ipod, facendo telefonate personali, facendo pause da trenta minuti, cazzeggiando in internet, leggendo e-book, prenotandosi le ferie, organizzandosi i week end, chattando su skype, facendo furbescamente meno di otto ore. Ma qualcuno lo permette per cui vuol dire che va bene così. Allora mi chiedo perché non lo faccio anch'io? Ah si perché forse lo noterebbero subito e mi farebbero un cazziatone colossale. Quindi sono in un vicolo cieco, tra l'eccesso e il fancazzismo e non posso andare da una parte e non voglio andare dall'altra. Non ditemi che non è demotivamente, lo so non dovrei lamentarmi ho un lavoro, ci sono persone che in questo momento di crisi non ce l'hanno, ma ho bisogno di uno sfogo perché questa situazione sta diventando pesante. Combatto la mia piccola guerra giorno per giorno, a mani nude, perché non ho strumenti per combattere contro di loro "i grandi capi". Questa guerra mi porterà solo danni perché al prossimo giro di pulizia sarò sulla lista di quelli invitati a lasciare "la grande famiglia vogliamoci bene". Ma non importa, mi guardo allo specchio e mi piaccio per come sono, con i miei ideali, le speranze, le mie illusioni, i miei sogni. Lotto per un mondo migliore. Siempre.

 

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8 settembre 2012 6 08 /09 /settembre /2012 08:21

Questa mattina mi sono alzata e ascoltando il tg mi sono girate vorticosamente, motivo per cui ho già acceso il pc e sto picchiettando sui tasti. Rendetevi conto che mi sono messa a insultare la tv. Riguardo la notizia dell'ultimo arrivo a Lampedusa (più che arrivo parliamo di recupero a mare) di profughi il caro, dolce, amorevole Monti asserisce che non dobbiamo essere indifferenti a queste persone. Che loro vengono in Italia con la speranza di una vita migliore, con voglia di fare. Li ha definiti come una vera risorsa, non ricordo le parole esatte ma tant'è. Ora capite perchè mi girano, non per la compassione nei confronti di queste persone, non perchè non sia vero che vengono in cerca di una vita migliore, quello che mi fa girare è che forse anche tutte le persone che sono disoccute grazie a lui e le sue manovre invece non avevano e hanno voglia di fare vero? Quelle non sono energie non usate giusto? Per gli imprenditori che si sono suicidati non serve avere compassione? Questo ci prende in giro, si fa gioco di noi, perchè comunque lui ha il potere, ha i soldi e in miseria non si troverà mai. L'Italia è stata risollevata grazie al sacrificio del popolo italiano, certo non di sicuro per il sacrificio dello stipendio dei parlamentari. Vai in vacanza va che è meglio... e se ti trovi bene stai pure li che di gente che ci prende in giro eravamo già al completo.

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5 settembre 2012 3 05 /09 /settembre /2012 20:04

Dopo una lunga giornata di lavoro torni a casa e lei piccolina ti aspettava con ansia, ti si appiccica come se non ti vedesse da una vita, di tutta risposta le dai uno schiaffo e così l'ammazzi. Una zanzara in meno. Però nel mentre la bastarda mi aveva già punto...  quindi in fondo potevo risparmiarla e diventare il suo dispenser personale.

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3 settembre 2012 1 03 /09 /settembre /2012 21:35

Non posso ritenermi una fan sfegata di OC però ammetto che ho visto la serie e che adesso alla sera mi capita di vedere le repliche perché aspetto che inizino le repliche di Una mamma per amica che nonostante ho visto cento volte non riesco a smettere di guardare. Fatto sta che questa sera mi sono imbattuta nella puntata della morte di Marissa. Premesso che non mi è mai particolarmente piaciuta come personaggio. Troppo tragica, melodrammatica, viziata. Però è il personaggio giusto per il tipo di serie e ci sta. Arriva a questa puntata avendone fatte di cotte e di crude, ma in questa puntata si redime. Il fatto che stia per lasciare la città per seguire il padre chissà dove fa in modo che venga dipinta da parenti e amici come una persona senza la quale non si può stare. Viene tutto talmente estremizzato e reso commovente che quando accade l'incidente e lei muore sei già in lacrime ancora prima di capire cosa succederà. Perché in questa puntata ti hanno portato al punto in cui Marissa ti sta quasi simpatica, ti spiace che lasci il quartetto. La scena della morte in se è una scena che mi ha sempre passatemi il termine "inquietato". Mi sembra tanto realistica, non parlo di quando Ryan mezzo tramortito fa l'eroe e la allontana dalla macchina in fiamme, ma parlo di quando lei si trova sulla strada, tra le braccia di Ryan e i suoi rantoli sono talmente reali, profondi, strazianti che è impossibile non farti prendere male da quella scena. Mettici poi di sottofondo l'hallelujah di Leonard Cohen è una scena che fa accapponare la pelle. L'avevo già vista ma anche questa sera mi ha fatto talmente impressione che ho voluto scriverne. Non lo so bene cosa mi susciti perché poi mi partono miliardi di pensieri che spaziano da "chissà se anche per mio fratello è stata la stessa cosa, intendo dire così straziante, solo che lui era da solo senza nessuno che lo teneva tra le braccia" a 2cazzo la vita è una sola perché la stai sprecando senza fare il miliardo di cose che vorresti fare?" Possiamo dire che mi suscita un misto tra tristezza e una specie di calcio in culo per fare di più? Lo so che sono sensazioni contrastanti ma sono fatta così, divisa a metà, sono un gemelli non potrebbe essere diversamente.

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2 settembre 2012 7 02 /09 /settembre /2012 15:39

Ci sono giornate come oggi che mi sento particolarmente proattiva e giornate come venerdì che grazieadioeroinferie e ho ammazzato il tempo senza fare nulla.

Oggi no, questa mattina mi sono alzata con l'intenzione di fare i muffin. Dovete sapere che io ho un trascorso con i muffin... Nel 2004 sono stata negli States e mi sono innamorata di quelli albicocca e mirtillo. Rientrata in Italia  ho provato svariate volte a farli ma con risultati deludenti. Ora sarà che sono passati otto anni, sarà che grazieadioc'èinternet, mi sono messa a ravanare cercando la giusta ricetta e poi ovviamente ho un po' improvvisato. Ne ho preparate ben due infornate. Una semplice ai mirtilli (come dico sempre il vero amore è per sempre!). La seconda invece è per i più golosoni e credo che M. per esempio apprezzerà molto, al cioccolato con cuore di nutella e riccioli di cioccolata sopra. E' uscito un odore strano quando li ho infornati, tempo che i riccioli di cioccolata sopra non siano stati un idea brillante ma mi sembra che nonostante tutto abbiano resistito. Quelli al cioccolato non c'è dubbio hanno di più la forma di muffin ma non ci possiamo lamentare. Seguirà blog su gusto e successo! Per ora c'era un vespa che li puntava così li ho nascosti tiè!

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Non soddisfatta ho preparato degli zollette digestive. Cosa sono? Mamma mia cosa non si scopre navigando su internet. Premetto che non è una mia invenzione li ho visti in un blog e sono stata ispirata. Praticamente si tratta di zollette di zucchero messe in infusione in alcol a 95° con un aroma. Si possono fare praticemente con tutto, scorze di limone, arancia, spezie, rosmarino, menta, pereroncino, vaniglia, insomma qualsiasi cosa ci piaccia. Ora mi chiederete come fai poi a mangiare la zolletta di zucchero con l'alcol a 95°? Semplice, prima gli dai fuoco in modo tale che l'acol evapori. Bastano pochi secondi, più la lasci ardere più l'alcol evapora, quando inizia a caramellare... vuol dire che di alcon nun ce ne sta più. Io per provare ho fatto due vasetti uno aromatizzato alla ciliegia e lampone e l'altro speziato con una miscela che d'inverno uso per fare il vin brullè. Tra una decina di giorni dovrebbero essere pronte e ovviamente non vedo l'ora.

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Dopo pochi minuti.

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Ho impastato la pasta per la pizza che ora sta pazientemente lievitando al calduccio. Continuo a pensare che ci sia qualcosa di terapeutico nell'impastare la pizza. Te ne stai per una decina di minuti con le mani in pasta e con i tuoi pensieri nulla più e nel mentre la lavori, la sbatti, la impasti. E' rilassante.

Poi mi sono dedicata alle pulizie e vista la bellissima giornata di sole ho pensato di lavare i plaid visto che ormai le temperature si sono un po' abbassate e sono certa che la sera apprezzerò la mia copertina andando avanti. A fine ciclo c'è ancora acqua nell'oblo. Merd Ops! Provo a fare uno scarico acqua... niente non ne vuole sapere. Mi arrendo e apro lo scarico, inizia flebilmente ad uscire l'acqua e io la raccolgo un po' con un asciugamano e un po' con il vano che di tanto tanto svuoto. Scopro che incastrata nello scarico c'è una moneta, mi dico bene ecco la colpevole solo che è incastrata e dopo un po' stufa di aspettare che scariche l'acqua alla velocità di un bradipo provo a scastrare la moneta. La pinza, ci mancherebbe è in garage... Cosa posso usare mi ingegno e opto per far leva con un cacciavite, scastro la moneta e oltre a lei escono un elastico con due forcine, un foglietto acchiappa colore e.... qualche litro d'acqua di gettoooooo! E' vero che stavo facendo le pulizie e dovevo lavare il pavimento del bagno ma non proprio così. Fa niente l'importante è che si sia risolta positivamente.

Poi mi sono messa a grigliare le verdure per la pizza di questa sera e me le mangerei solo a guardarle. Premetto che è M. che adora la pizza con le verdere io tendenzialmente ci metterei sopra tutt'altro ma cosa non fa l'amore...

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E vorei far notare che ho fatto anche tre post.

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31 agosto 2012 5 31 /08 /agosto /2012 18:42

Ecco un altra cosa che io non avrò mai. L'altro giorno abbiamo festeggiato i 48 anni di matrimonio dei miei genitori. Non sto rimpiangendo niente sia chiaro, la mia è solo una costatazione. Ho ottenuto il divorzio da un paio di mesi e mi sembra una grande conquista, la definitiva chiusura di un capitolo. Ma matematicamente è improbabile che io anche sposandomi subito arrivi a festeggiare 48 anni di matrimonio. Insomma risposandomi ora (cosa che non è nelle mie intenzioni) 33+48=81. Arriverò quell'età? E' vero che l'età media è aumentata e mi auguro una lunga vita... ma ecco faccio anche i conti con la realtà. Anyway il punto a cui volevo arrivare è che è stato bello vederli insieme dopo tutto quello che abbiamo passato quest'anno. E' rassicurante e confortante vedere che c'è chi va ancora avanti insieme. Questo è quello che auguro a me e M., non un numero da festeggiare ma semplicemente una vita da trascorrere insieme nel modo migliore che si può.

Ovviamente il blog era solo una scusa per pubblicare la foto della torta!

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Lo so che è un collage delle ultime torte che ho fatto ma poco tempo e mancanza di ispirazione portano a riciclare le idee... però era buona fidatevi!

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31 agosto 2012 5 31 /08 /agosto /2012 18:38

E quando un vicino di casa dei tuoi genitori si presenta da loro e dice a mia mamma: guarda qua cosa ti ho portato...

Beh qualche domanda te la fai!

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